28/10/10

Cheverny

Cheverny è il castello che più mi è piaciuto in assoluto!
Sarà stato per il bellissimo parco che lo circonda, per la sua architettura così diversa dagli altri o per le sue stanze riccamente arredate...
Non saprei, so solo che me ne sono innamorata!
Ora vi annoio un po' con la sua storia che, ovviamente, non è farina del mio sacco, ma ripresa da un libro sui castelli della Loira che ho comprato.

Raoul Hurault fece costruire a Cheverny un castello fortificato nella prima metà del '500, ma alla sua morte la vedova vendette la proprietà che passò nelle mani di Diana di Poitiers che la rivendette a sua volta nel 1565 al figlio di Raoul, Filippo Hurault conte di Cheverny e governatore d'Orleans.
A questo punto scoppia il dramma che porterà alla costruzione dell'attuale castello...
La moglie di Enrico, figlio di Filippo, lo tradì. Sorpresa sul fatto la donna si avvelena mentre lo scudiero colpevole viene condannato a morte.
Enrico fa quindi distruggere il castello teatro del dramma...
Si risposa. E la sua seconda moglie sembra essere l'ispiratrice della costruzione dell'attuale castello. L'Edificio venne terminato nel 1634.
I successori si disinteressarono della proprietà che venne acquistata da Dufort: il castello era in stato di abbandono e ci vollero 12 anni per farlo tornare al suo splendore trasformandolo in una delle dimore migliori del tempo.

Nel 1825 il castello tornò nelle mani degli Hurault.
Il marchese Filippo Hurault di Vibraye fu uno dei primi propietari in Francia a comprendere che bisognava aprire al pubblico le dimore storiche pur continuando a viverci.

La pianta del castello rappresenta una rottura con la concezione del castello feudale, Cheverny è il primo esempio di questo stile definito classico.
L'equilibrio dei volumi e la simmetria dominano questo complesso.
Il vero spettacolo però sono gli appartamenti: mobili di grande qualità, arazzi, tele attribuite a Tiziano e Raffaello...
Si ha l'impressione di essere ricevuti in una casa ancora abitata, ed effettivamente i discendenti della famiglia ancora risiedono in una parte del castello!

A coronare la meraviglia di questo luogo c'è un meraviglioso parco, un orto, il canile con circa 70 cani da caccia incrocio di Foxhound e di Poitevin e un museo dedicato a Tintin, fumetto nato dalla penna di Hergé, le cui avventure sono ambientate in una villa che si ispira proprio al castello di Cheverny escludendo però le due ali laterali.

























27/10/10

Andando per castelli

Eccomi di ritorno dal mio tour in Francia. Mi fermerò ancora qualche giorno da Paolo, a Fointainebleau ( forse riesco a fare anche un salto a Parigi...), e poi tornerò a casa.
La vacanza è stata stupenda : posti meravigliosi, cibo fantastico e compagnia insuperabile!Abbiamo infatti viaggiato con una coppia di amici Maxim e Anastasia.

Siamo partiti da Parigi, prima tappa i castelli della Loira, per poi proseguire verso la Normandia ed infine lo Champagne.
Ho un'infinità di foto e selezionarle è stata davvero un'impresa ardua...
Comincio parlandovi di alcuni castelli che abbiamo visitato nei primi due giorni.

Blois

Già nel IX secolo si hanno notizie di un primo castello che verrà poi ricostruito verso la metà del X sec. da Tibaldo il Baro conte di Blois.
Il castello che possiamo ammirare ora è il frutto di diversi rimaneggiamenti. In molti hanno soggiornato a Blois ed ognuno ha aggiunto qualcosa o apportato delle modifiche.
Luigi XII fa costruire nuovi alloggi all'interno della cinta del vecchio castello: tre ali di mattoni e pietra con gallerie che danno su sale e appartamenti. La decorazione rimane fedele alla tradizione gotica anche se talvolta compaiono degli elementi italiani.
Il suo erede inizia dei lavori di trasformazione del castello ( 1515-1524), vengono abbandonati i mattoni in favore di lastroni in pietra chiara.
Gastone D'orleans, figlio di Maria de' Medici, nella prima metà del '600 progetta di abbattere l'antico castello per ricostruire un immenso palazzo, venne però costruita un a sola ala che rimase incompiuta e che andò a sostituire gli alloggi di Anna di Bretagna
















Chambord

E' a Chambord che Luigi XII dicide di costruire la sua dimora reale ideale nel 1519 dove già si trovava un torrione fortificato appartenuto ai conti di Blois.
Il risultato finale è una meravigliosa " città" di campanili, torri, comignoli e lanterne!Circondato da 5500 ettari di foreste, di cui mille visitabilia piedi o a cavallo, il castello di Chambord è una meravigliosa fusione tra il lavoro dell'uomo e le meraviglie della natura!










Chenonceau


Il nucleo più antico risale al 1432 ed è stato costruito sulle rive dello Cher.
In seguito, Enrico II regala il castello alla sua amante, Diana di Poitiers, che ne fa la sua residenza creando giardini circondati da profondi fossati e ordinando , nel 1555, la costruzione di un ponte sullo Cher formato da cinque archi a tutto sesto.
Alla morte di Enrico II, sua moglie Caterina de' Medici torna in possesso del castello e fa completare il ponte con un'elegante galleria per le feste.
I giardini di Caterina si trovano sul lato opposto rispetto a quelli della rivale.
Questo castello è davvero spettacolare, uno tra quelli che più mi ha colpita!





















Questo è invece l'albergo dove ci siamo fermati la seconda notte, un posto davvero incantevole e accogliente con un ristorante favoloso!
Ve lo consiglio caldamente, il prezzo è davvero ottimo ( una camera doppia € 60 ) la colazione non è inclusa, ma per € 10 in più si poteva fare una colazione da re con dei buonissimi croissants appena sfornati!
Il ristorante è un po' più caro, ma ne vale assolutamente la pena!


20/10/10

veloce veloce...

Post al volo per salutarvi prima della partenza!
Sì, di nuovo...
Vado in Francia per una decina di giorni a trovare Paolo, spero di riuscire a connettermi per aggiornare il blog, ma non assicuro niente...

Uff, avrei un sacco di cose da raccontarvi... Ieri sono stata alle terme a Milano con le mie amiche Elena e Sissi. Bella, bellissima giornata, super rilassante!
E' stata una settimana molto intensa e ricca di avvenimenti che purtroppo mi hanno tenuta un po' lontana dal bloggetto.
Volevo dirvi che anche se non sono riuscita a commentare ho letto tutti i vostri post e spero di tornare presto a scambiare chiacchiere on-line!

un bacione!

16/10/10

Belloe




Belloe nasce dalla voglia di Emmanuelle Le Borgne, ideatrice del marchio, di coniugare un'estetica accattivante con la comodità. Dalla volontà di dare ad ogni donna la possibilità di creare una calzatura su misura che rispondesse alle proprie esigenze sia da un punto di vista estetico che per quanto riguarda la vestibilità.
Belloe, infatti, ci da la possibilità di personalizzare le calzature partendo da modelli base. Si possono scegliere il tipo di pellame, il tacco, persino il colore delle finiture.
E' anche possibile fornire delle stoffe con cui verranno realizzate le scarpe o disegnare una fantasia che sarà poi stampata sulla pelle!
Basta andare sul loro sito www.belloe.fr e lasciar correre la fantasia, perchè con Belloe diventi la stilista delle tue scarpe!

Ma la personalizzazione delle calzature non finisce qui. Grazie infatti ad uno scanner in 3D viene presa l'impronta digitale del piede per poi creare delle scarpe che si adatteranno perfettamente alla forma del nostro piede garantendoci il massimo del comfort!
Lo scorso mercoledì è stata data a me e ad altre blogger la possibilità di partecipare alla presentazione italiana del marchio a Bologna, presso il Grand Hotel Majestic già Baglioni, e di toccare con mano le loro creazioni.
Devo dire che la cosa che mi ha maggiormente colpito sono stati i materiali di altissima qualità. Pelli morbidissime e dai colori favolosi che ti fanno venir voglia di ordinarne subito un paio!
Per avere maggiori informazioni sulle scarpe Belloe potete contattare la gentilissima Mélanie Lacide ( melanielacide@mangarosacom.com ), consulente Belloe responsabile per l'Italia.
Un grazie particolare a Nathalie per le foto!















05/10/10

Isola Madre

Pur abitando a pochi minuti dal Lago Maggiore non avevo mai visitato le Isole Borromeo, o meglio ci ero stata solo da piccolina con mia mamma...
Si vuole sempre visitare posti meravigliosi e lontani e spesso ci si dimentica delle meraviglie che abbiamo a due passi!
Le isole Borromeo sono un capolavoro paesaggistico, architettonico e botanico, attirano turisti da tutto il mondo e non è certo difficile immaginare il perchè!

L'Isola Madre ospita un meraviglioso giardino botanico ricco di fiori splendidi e di tutti i tipi, noi siamo stati a fine agosto e, oltre alle mie adorate ninfee, c'era una ricca esposizione di Ibiscus!
Proprio di fronte alla villa si può ammirare un enorme Cipresso del Cashmere, una delle più vecchie piante d'Europa della sua specie circa 200 anni!
Due anni fa una tromba d'aria l'ha stradicato ed è partita una vera corsa contro il tempo per poter salvare questa rarissima pianta: è stata rimessa in piedi, tenuta in posizione da cavi d'acciaio e bagnata tramite un impianto di irrigazione dall'alto.
Oggi sembra ormai essere fuori pericolo e, anche se forse non tornerà mai agli splendori di un tempo, le sue fronde sono tornate ad essere rigogliose!
All'interno della villa c'è una bella esposizione di quadri, mobili d'epoca, abiti e gioielli appartenuti alla famiglia Borromeo.
Ci tornerei altre mille volte!




















Queste foto non sono venute benissimo, purtroppo, a causa del vetro di protezione che dava un riflesso inevitabile...




Parure da lutto ( bellissima!!)








meravigliose borsine di perline














Fior di loto, che nostalgia del sud est asiatico...






il Cipresso del Cashmere


( top,shorts and scarf: Zara)