Cheverny è il castello che più mi è piaciuto in assoluto!
Sarà stato per il bellissimo parco che lo circonda, per la sua architettura così diversa dagli altri o per le sue stanze riccamente arredate...
Non saprei, so solo che me ne sono innamorata!
Ora vi annoio un po' con la sua storia che, ovviamente, non è farina del mio sacco, ma ripresa da un libro sui castelli della Loira che ho comprato.
Raoul Hurault fece costruire a Cheverny un castello fortificato nella prima metà del '500, ma alla sua morte la vedova vendette la proprietà che passò nelle mani di Diana di Poitiers che la rivendette a sua volta nel 1565 al figlio di Raoul, Filippo Hurault conte di Cheverny e governatore d'Orleans.
A questo punto scoppia il dramma che porterà alla costruzione dell'attuale castello...
La moglie di Enrico, figlio di Filippo, lo tradì. Sorpresa sul fatto la donna si avvelena mentre lo scudiero colpevole viene condannato a morte.
Enrico fa quindi distruggere il castello teatro del dramma...
Si risposa. E la sua seconda moglie sembra essere l'ispiratrice della costruzione dell'attuale castello. L'Edificio venne terminato nel 1634.
I successori si disinteressarono della proprietà che venne acquistata da Dufort: il castello era in stato di abbandono e ci vollero 12 anni per farlo tornare al suo splendore trasformandolo in una delle dimore migliori del tempo.
Nel 1825 il castello tornò nelle mani degli Hurault.
Il marchese Filippo Hurault di Vibraye fu uno dei primi propietari in Francia a comprendere che bisognava aprire al pubblico le dimore storiche pur continuando a viverci.
La pianta del castello rappresenta una rottura con la concezione del castello feudale, Cheverny è il primo esempio di questo stile definito classico.
L'equilibrio dei volumi e la simmetria dominano questo complesso.
Il vero spettacolo però sono gli appartamenti: mobili di grande qualità, arazzi, tele attribuite a Tiziano e Raffaello...
Si ha l'impressione di essere ricevuti in una casa ancora abitata, ed effettivamente i discendenti della famiglia ancora risiedono in una parte del castello!
A coronare la meraviglia di questo luogo c'è un meraviglioso parco, un orto, il canile con circa 70 cani da caccia incrocio di Foxhound e di Poitevin e un museo dedicato a Tintin, fumetto nato dalla penna di Hergé, le cui avventure sono ambientate in una villa che si ispira proprio al castello di Cheverny escludendo però le due ali laterali.
Sarà stato per il bellissimo parco che lo circonda, per la sua architettura così diversa dagli altri o per le sue stanze riccamente arredate...
Non saprei, so solo che me ne sono innamorata!
Ora vi annoio un po' con la sua storia che, ovviamente, non è farina del mio sacco, ma ripresa da un libro sui castelli della Loira che ho comprato.
Raoul Hurault fece costruire a Cheverny un castello fortificato nella prima metà del '500, ma alla sua morte la vedova vendette la proprietà che passò nelle mani di Diana di Poitiers che la rivendette a sua volta nel 1565 al figlio di Raoul, Filippo Hurault conte di Cheverny e governatore d'Orleans.
A questo punto scoppia il dramma che porterà alla costruzione dell'attuale castello...
La moglie di Enrico, figlio di Filippo, lo tradì. Sorpresa sul fatto la donna si avvelena mentre lo scudiero colpevole viene condannato a morte.
Enrico fa quindi distruggere il castello teatro del dramma...
Si risposa. E la sua seconda moglie sembra essere l'ispiratrice della costruzione dell'attuale castello. L'Edificio venne terminato nel 1634.
I successori si disinteressarono della proprietà che venne acquistata da Dufort: il castello era in stato di abbandono e ci vollero 12 anni per farlo tornare al suo splendore trasformandolo in una delle dimore migliori del tempo.
Nel 1825 il castello tornò nelle mani degli Hurault.
Il marchese Filippo Hurault di Vibraye fu uno dei primi propietari in Francia a comprendere che bisognava aprire al pubblico le dimore storiche pur continuando a viverci.
La pianta del castello rappresenta una rottura con la concezione del castello feudale, Cheverny è il primo esempio di questo stile definito classico.
L'equilibrio dei volumi e la simmetria dominano questo complesso.
Il vero spettacolo però sono gli appartamenti: mobili di grande qualità, arazzi, tele attribuite a Tiziano e Raffaello...
Si ha l'impressione di essere ricevuti in una casa ancora abitata, ed effettivamente i discendenti della famiglia ancora risiedono in una parte del castello!
A coronare la meraviglia di questo luogo c'è un meraviglioso parco, un orto, il canile con circa 70 cani da caccia incrocio di Foxhound e di Poitevin e un museo dedicato a Tintin, fumetto nato dalla penna di Hergé, le cui avventure sono ambientate in una villa che si ispira proprio al castello di Cheverny escludendo però le due ali laterali.